Cohousing ècollaborazione,cooperazione,convivenza.

Condividere spazi e migliorare lo stile di vita. Il cohousing rappresenta una delle risposte più esaustive finalizzate a ritrovare dimensioni perdute di socialità, aiuto reciproco e rapporto di buon vicinato.

Vivere in un luogo in cui lo spazio comune assume un valore altamente rappresentativo di uno stile di vita improntato sulla socialità, ma rispettoso della libertà e autonomia personale è la vera cifra stilistica di un progetto che valorizza la qualità della vita di tutti i cohouser.

Il termine “Cohousing” indica dei complessi abitativi in cui l’alloggio privato è solo una parte della propria abitazione poichè alcuni spazi sono in comune, quali ad esempio: club house o sala multiuso per eventi, lavoro, studio poi ci sono lavanderia palestra, piscina, bistrot, giardino, orto, biblioteca ecc..

Trattandosi di spazi progettati e condivisi al fine di ottenere vantaggi in termini di risparmio energetico, oltre che ottimizzazione ecologica e sociale il cohousing deve poter contare su un gruppo composto da un minimo di 20 unità organizzabili in “cluster” ossia 30-40 famiglie con spazi e servizi dedicati.

La banca del tempo

Nel cohousing vi possono accedere amici e familiari o anche semplici ospiti fruitori dei servizi gestiti dai residenti attraverso una vera banca del tempo in cui ognuno contribuisce al benessere di tutti in base alle proprie capacità e competenze. Il cohousing è, dunque, molto più che un semplice condominio: è comunità di luoghi, tempi e servizi.

A chi si rivolge la nostra proposta?

A coloro che desiderano migliorare le loro relazioni personali, familiari e professionali, creando un Circolo del Buon Abitare per connettersi con persone vicine che condividono il desiderio di supporto reciproco e condivisione.

A gruppi di persone che hanno discusso l’idea di vivere insieme ma non sanno come procedere nella creazione di un progetto di cohousing.

A privati che possiedono proprietà di grandi dimensioni e sono interessati alla filantropia, desiderosi di condividere costi ed esperienze di convivenza con altri.

Alle pubbliche amministrazioni che intendono mettere a disposizione immobili per progetti di abitazioni collaborative e sociali.

Ad architetti, progettisti, e imprenditori immobiliari interessati a investire in progetti sicuri e sostenibili, contribuendo a trasformare la crisi immobiliare in un’opportunità etica e sostenibile.

Alle agenzie immobiliari che gestiscono immobili adatti a progetti di abitazioni collaborative, con più unità abitative e spazi comuni condivisibili.

Agli enti ecclesiastici che possiedono proprietà spesso sottoutilizzate o inutilizzate, desiderosi di riqualificarle per scopi sociali senza perdere la loro essenza originaria.

All’ITEA (edilizia residenziale popolare) che si trova ad affrontare crescenti conflitti tra gli inquilini e costi di manutenzione elevati, con risorse pubbliche sempre più limitate, proponendo una riqualificazione del patrimonio abitativo.

Agli istituti di credito che dispongono di patrimoni immobiliari adatti a progetti di riqualificazione non speculativa, ma eticamente, economicamente e socialmente sostenibili.

I punti di forza

Riduzione dei costi di acquisto dell’abitazione fino al 30% in meno rispetto ai prezzi di mercato.

Migliore organizzazione della propria vita

Incoraggiamento alla socialità partendo dalla coprogettazione

Auto aiuto: grazie alla banca del tempo ognuno mette a disposizione competenze e abilità per il bene comune

Vantaggi economici grazie all’efficienza energetica data dall’utilizzo di tecnologie rinnovabili e riduzione dello spreco di risorse poichè condivisi spazi e servizi quotidiani.

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Professionalità
coinvolte

Counseling immobiliare

a cui è affidato il ruolo di ricerca e compravendita dei siti su cui costruire il progetto.

Tecnici progettisti

ingegnere, architetto, geometra

Il facilitatore

di gestione delle dinamiche di gruppo che si occupa, insieme ai futuri cohousers, di studiare il miglior progetto possibile facilitando le attività. Il facilitatore funge anche da mediatore tra il gruppo di cohousers ed il progettista nonchè direttore dei lavori.

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